punto rete ratatatata (vs time warp single bed)

un video tutorial fresco fresco, nel tentativo di riprodurre uno splendido punto a rete di una maglia di… indovina chi? Brunello Cucinelli, sempre lui! A dire il vero questo punto mi ossessiona da un paio di anni, tant’è che ne ho fatto una precedente versione, più lunga e noiosa da realizzare, ma comunque diversa dall’originale. Forse anche adesso non è esattamente la stessa identica rete, ma mi ritengo soddisfatta, avendo semplificato la lavorazione a pochi e veloci spunzonamenti.

La base è una costa 1×1, lavorata in questo caso sulla SK860/SR860, a tensione 2 (frontura principale) e 4 (ribber), con spostamenti (rack) a destra-sinistra e trasferimenti a punzone. Ho usato il punzone da 7 crune, livellando gli aghi per lo scarto 1×1 delle coste. È un attrezzo raro per la finezza passo 6.5 mm ma l’ho avuto a corredo della macchina (grazie Cristina sei un tesoro! ^ ^ ). Chiaramente il punto può essere riprodotto con una qualsiasi macchina da maglieria domestica dotata di seconda frontura (ribber) e leva di spostamento (racking lever). Buona maglia!

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aggiornamento: aggiungo qui di seguito un secondo video tutorial del punto rete, realizzato con la sola frontura principale, a quanto pare la versione più accreditata.
Fatto buffo: nel gruppo facebook Machine Knitting, in cui l’ho pubblicato per cercare collaborazione, ormai questa versione è soprannominata Time Warp, perché nel post ho esordito così “it’s just a jump to the left, and then a step to right” : ))

lo schema corretto in simboli

scheda perforata del punto per lavorazione con carrello del traforato

se vuoi usare un carrello del traforato, questo è lo schema che devi trasferire alla macchina

ulteriore schema per lavorazione ai ferri (con la variante della catenella singola a rovescio anziché a dritto)

avviamento tubolare con filato di scarto

In realtà questo è un tutorial che ne contiene più di uno: principalmente mostra un metodo “pro” di avviamento in tubolare, con la seconda frontura (ribber). È interessante perché è una procedura veloce e consente di sfilare il filato di scarto con un semplice gesto, a lavoro ultimato. Inoltre, fare il Cast-On con filato di scarto, permette un controllo maggiore sulle tensioni della cimosa.

Riassumendo i passaggi dell’avviamento, dopo qualche centimetro veloce a maglia unita con filato di scarto, farò (sempre col filato di scarto):

· 3 giri solo sulla frontura principale
· 1 giro a zig-zag
· 3 giri solo sulla seconda frontura (ribber)
· 1 giro a zig-zag
· cadere i punti della seconda frontura (ribber)


Dopodiché posso procedere a rifare l’avviamento definitivo, col filato e tensioni definitive.

A parte i trucchetti sull’avviamento, nel video si vede come procedo nella lavorazione lace usando il carrello del traforato della sk830, unitamente al DAK-9. Utilizzo il software sia per caricare il disegno alla macchina (download), che per controllare tutta la lavorazione (interactive knitting). Queste due modalità del programma, come ho già scritto in precedenti articoli, nelle Silver Reed elettroniche dotate di cavetto SilverLink-5, sono accorpate in un unico comando: il disegno si carica nel momento in cui avvio l’interactive knitting. Magìe!

Il disegno che sto testando è uno schema a pixel bianchi/neri, e non il solito grafico in simboli, proprio dei punti traforati: i simboli riassumono gran parte dei movimenti dei carrelli e contengono sia gli spostamenti dei punti negli aghi, sia le passate di lavorazione col filo. Ma uno schema in pixel mi è utile quando mi interessa visualizzare tutte le righe dei vari passaggi, per esempio se voglio controllare meglio la sagomatura.

Dunque la modalità nel menù Options, per lavorare il mio schema in pixel, sarà Fair-isle e userò due fili di cotone Pima 30/3 (mentre per il bordo elastico ne avevo utilizzati tre).

Voilà!

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pizzo a capodanno, pizzo tutto l’anno

Questo punto l’ho studiato per rispondere ad una richiesta d’aiuto nel gruppo facebook dedicato al software Dak-9.

Lo schema originale — disegnato per lavorazione ai ferri — prevede due eyelets (aghi vuoti, che corrispondono ai fori del pizzo) consecutivi nella stessa riga. E questo accade nelle righe 1, 5, 7, 9, 13, 15 (attenzione al modulo quando si ripete in larghezza).

modulo = 12 punti per 16 righe
(questo pattern può essere riprodotto in una scheda perforata da 24 punti: vedi l’ultimo schema in fondo)

𝖮 = ago vuoto/eyelet (foro)
⋌ = accavallata (diminuzione) a destra
⋋= accavallata (diminuzione) a sinistra.

L’ unico modo per dire al software di accavallare due maglie consecutive nella stessa riga è quello di dividere la riga in due passaggi (prima accavalla a sinistra, poi a destra), allungando lo schema finale a 28 righe:

Siccome il Dak non prevede due righe consecutive di simboli, bisogna intervallarle con una riga vuota. Questa riga vuota, il software – nella parte di interactive knitting – la interpreta come cambio di carrello da Lace (per spostare le maglie da un ago all’altro secondo lo schema di simboli) a Knit (per lavorare i punti).
Dunque, quando si passerà alla lavorazione, bisognerà ignorare gli avvisi di cambio carrello “extra” e per aiutarmi a ricordare quali sono, ho usato un codice colore: dopo ogni gruppo di colore so che dovrò passare il carrello Knit.

esecuzione, interactive knitting
Nelle Opzioni settare: right side facing texture, colour changer off, lace carriage on the left side. Nella macchina porre un magnete su entrambi i carrelli, manopola dei disegni su KCII (single motif)

infine, lo schema per mylar/ayab/img2track/schede perforate, da eseguire con
4 passate di carrello Lace (posizionato a sinistra) e 2 passate di carrello Knit (da destra):

una foglia super bulky

L’altro giorno, spulciando il web, mi sono imbattuta in una maglia di Cucinelli con un traforato super bulky (90% alpaca e 10% poliammide) e subito ho pensato che, perché no, avrei potuto farne una per me con la mia macchinona.

Cercando meglio, ho trovato un grafico in russo e poi addirittura il video tutorial per rifare la maglia completa. Da qui è stato abbastanza semplice convertire lo schema per ferri circolari a schema per macchine da maglieria.

Il pattern l’ho concepito per lo spostamento manuale delle maglie, usando i punzoni da 1, 2, 3, 4 e 5 crune. Ma funziona anche sulle Brother elettroniche standard, munite di carrello Lace per lo spostamento automatico degli aghi e del Dak-9, per il trasferimento del pattern in simboli alla macchina.

i pixel scuri sono maglie a rovescio da lavorare con il punzone a paletta, dopo i due giri di carrello Knit

Il campioncino — pur avendo lavorato con la tensione al massimo della lentezza (10) — si presenta molto denso. Per avere la stessa proporzione della maglia originale è meglio dunque lavorare il punto con i ferri del calibro 10 mm (almeno) ed un filato jumbo.

In ogni caso, il traforato bulky ottenuto a macchina lo trovo ugualmente molto plastico e originale.

scarica il file .stp dello schema a simboli per il Dak9:

una sciarpa lace (con video tutorial)

Il nome di questa sciarpa è Frost Flower lace shawl, di Foldi-knit. Il loro lavoro è stato, oltre all’aver disegnato il punto, la traduzione del pattern per lavoro ai ferri in un pattern per le macchine da maglieria Passap, con trasferimento manuale dei punti. Il mio, quello di tradurlo per le Brother elettroniche, usando il Dak-9 e il carrello Lace per trasferire le maglie in automatico. Il sofware consente il caricamento dello schema in simboli alla macchina (download) e il controllo del lavoro ad ogni passata di entrambi i carrelli coinvolti (interactive knitting).

Per fare questo ho impostato la macchina con il magnete originale Dak sul carrello Lace ed un secondo cubetto (molto elegante) al neodimio, sul carrello Knit (sistema che avevo già messo a punto in precedenti sperimentazioni).

Lo schema è diviso in sei sezioni, che ho riportato in un shape file (.shp) per poter gestire meglio il piazzamento dei punti. I file dei punti (.stp) li ho disegnati in maniera modulare — nella parte Stitch design del software — e corrispondono alle sei sezioni del cartamodello.

il file del cartamodello (.shp) suddiviso in sei sezioni (pieces, come li chiama il software)

Questa suddivisione favorisce il download integrato del lavoro, in modo da impegnare correttamente la memoria della macchina (Brother KH930, rinominata FirstLady in Italia) che, per ragioni di spazio, non può acquisire più di una sezione alla volta.
Inoltre mi aiuta a ricordare di cambiare settaggi alla macchina durante la diversa lavorazione dei punti: la sezione #2 prevede infatti l’ingaggio della seconda frontura, per poter lavorare le doppie colonne di punti a rovescio che il motivo presenta (nota bene: a metà sezione, al giro 168, la posizione dei punti a rovescio cambia).

Dak options: right side texture facing, start with (the Lace carriage) CAL, colour changer OFF.
Impostazione dei carrelli: dopo l’avviamento gira la manopola dei disegni su KCII (SM), perché il Dak carica alla macchina anche le righe di pattern che coinvolgono il carrello Knit.
Inoltre guarda il video per capire quando premere i tasti PART/PR e poter ottenere una sola passata di maglie lavorate anziché due, come invece avviene solitamente nel traforato sulle Brother. In pratica è Bene annullare la lavorazione quando il beccafilo è vuoto, pena il crollo definitivo delle maglie (e questo è Male).

Infine, qui di seguito puoi scaricare i file del progetto, da usare col Dak-9