boo! il fantacentrino

Questo centrino all’unzinetto di Marsha Glassner lo si trova pubblicato in versione free su Ravelry. Piuttosto semplice da seguire (le spiegazioni sono corredate da un grafico molto chiaro), è una sorta di mandala. Rilassante e divertente. Pubblico qui la modifica che ho apportato nei giri 22-23 (e successivi), in modo da smussare i lati della testa del fantasma. Felice Halloween… ah! no : )

la maglia nei film — il potere del cane (jane campion, 2021)

È abbastanza comune l’ossessione, in chi fa la maglia, di notare e talvolta studiare i costumi “maglifici” dei personaggi dei film. Una specie di gioco alla decostruzione e ricostruzione di uno schema, cartamodello o tecnica. E questa scena dell’ultimo film di Jane Campion “Il potere del cane” è fin troppo provocante, perciò ecco la mia analisi.

In un primo momento mi è sembrata una maglia lavorata a macchina, osservando gli screenshot catturati durante la visione del film, sul mio computer, ad una risoluzione infima. A macchina, probabilmente a schede perforate, perché il motivo “a punte” è abbastanza un classico. Poi ho trovato dei fotogrammi in rete più definiti, ho contato i punti ed ho capito che doveva essere stata realizzata ai ferri, più coerentemente con l’inquadramento storico del film, 1930 circa. Così ho provato.

I due schemi, le coste traforate ad effetto rilievo (1) e il motivo “a punte” (2), presi singolarmente, non sono molto difficili da indovinare. È l’allineamento fra i due pattern che risulta un po’ forzato: i moduli ripetuti non sembrano fatti per essere combinati assieme tant’è, per far tornare la simmetria, si dovrebbe togliere un punto. Cosa che ho fatto nel mio campione, ottenendo così un modulo da 24 punti (2b) ed un effetto a zig-zag continuato, valido anche per schede perforate, eventualmente.

Ad ogni modo ho apprezzato la scelta di questa maglia, che a mio avviso rimarca uno dei temi del film, l’importanza del senso del tatto e il feticismo magico dei manufatti, posseduti o creati dagli stessi protagonisti: i fiori di carta, i guanti, la sella, il lembo di tessuto con le iniziali ricamate e, soprattutto, le corde intrecciate di pelle.

aggiornamento: ho provato a realizzarlo anche a macchina, lavorando i motivi a punzone, manualmente, ogni due giri. Già che c’ero, ho riallineato i due schemi della versione originale, riuscendo a centrarli in maniera simmetrica: bastava sfalsare il secondo motivo di mezzo modulo circa. Quindi adesso mi chiedo perché non l’abbiano fatto nella maglia originale.

fogliame

Una volta trovato lo schema per la lavorazione ai ferri, dopo tre giorni di arrovellamenti sono riuscita ad elaborare la mia versione per macchine da maglieria: Brother elettroniche con Dak-9/img2track/ayab-knitting/mylar, oppure Brother meccaniche con schede perforate.

Il punto prevede l’utilizzo del carrello Lace per lo spostamento automatico delle maglie (eventualmente col magnete per l’interactive knitting del Dak-9) e dell’ago a paletta per lavorare manualmente le maglie a rovescio, ogni due/quattro passate di carrello Knit.

Prepara (almeno) 4 giri a rasata e lavora manualmente le prime due maglie a dritto (che nel dritto del lavoro risulteranno a rovescio): comincia dagli aghi 9-8 sinistra e 4-5 destra. Nel modulo si ripetono orizzontalmente dopo ogni 10 aghi.
Man mano che il lavoro cresce le due maglie a dritto/rovescio slittano di ago in ago, prima verso destra, poi verso sinistra, ma basterà manipolarle nel punto esatto in cui si trovano, per continuare il pattern correttamente.


pattern digitale da 12 punti: le celle colorate evidenziano gli aghi su cui bisogna lavorare le prime maglie a rovescio.

Attenzione: se utilizzi la scheda perforata da 24 punti, il modulo verrà centrato in modo differente. Perciò in questo caso le prime maglie da lavorare a dritto/rovescio cadranno negli aghi 3-2 sinistra e 10-11 destra.

simulazione del pattern riprodotto su scheda perforata da 24 punti: le celle colorate evidenziano gli aghi su cui bisogna lavorare le prime maglie a rovescio.

modulo digitale: 12 punti per 144 giri (di carrello Lace)
carrello Lace: a destra, con magnete per l’interactive knitting (Dak-9)
carrello Knit: a sinistra, KC normale per maglia rasata, senza magnete (Dak-9)
opzioni Dak-9: lavorazione Fair-isle, colour changer Off

nota bene: lo schema caricato alla macchina con l’impostazione Fair-isle verrà automaticamente ribaltato in orizzontale, ecco perché si dovranno usare il carrello Lace a destra e il carrello Knit a sinistra.

Nello schema ho segnato in verde l’ultimo giro di carrello Lace (spostamenti), dopo il quale verranno eseguiti i due giri classici di carrello Knit (maglia rasata).
I giri con i quadratini blu segnano il punto dopo il quale bisogna fare invece quattro giri di carrello Knit (maglia rasata). In ogni caso il colore, oltre a segnare la fine del gruppo di giri di spostamenti, evidenzia anche la posizione delle due maglie a dritto/rovescio da manipolare con l’ago a paletta. Non ti puoi sbagliare.

(scarica qui di seguito il file .stp per il Dak-9)

pizzo a capodanno, pizzo tutto l’anno

Questo punto l’ho studiato per rispondere ad una richiesta d’aiuto nel gruppo facebook dedicato al software Dak-9.

Lo schema originale — disegnato per lavorazione ai ferri — prevede due eyelets (aghi vuoti, che corrispondono ai fori del pizzo) consecutivi nella stessa riga. E questo accade nelle righe 1, 5, 7, 9, 13, 15 (attenzione al modulo quando si ripete in larghezza).

modulo = 12 punti per 16 righe
(questo pattern può essere riprodotto in una scheda perforata da 24 punti: vedi l’ultimo schema in fondo)

𝖮 = ago vuoto/eyelet (foro)
⋌ = accavallata (diminuzione) a destra
⋋= accavallata (diminuzione) a sinistra.

L’ unico modo per dire al software di accavallare due maglie consecutive nella stessa riga è quello di dividere la riga in due passaggi (prima accavalla a sinistra, poi a destra), allungando lo schema finale a 28 righe:

Siccome il Dak non prevede due righe consecutive di simboli, bisogna intervallarle con una riga vuota. Questa riga vuota, il software – nella parte di interactive knitting – la interpreta come cambio di carrello da Lace (per spostare le maglie da un ago all’altro secondo lo schema di simboli) a Knit (per lavorare i punti).
Dunque, quando si passerà alla lavorazione, bisognerà ignorare gli avvisi di cambio carrello “extra” e per aiutarmi a ricordare quali sono, ho usato un codice colore: dopo ogni gruppo di colore so che dovrò passare il carrello Knit.

esecuzione, interactive knitting
Nelle Opzioni settare: right side facing texture, colour changer off, lace carriage on the left side. Nella macchina porre un magnete su entrambi i carrelli, manopola dei disegni su KCII (single motif)

infine, lo schema per mylar/ayab/img2track/schede perforate, da eseguire con
4 passate di carrello Lace (posizionato a sinistra) e 2 passate di carrello Knit (da destra):

una foglia super bulky

L’altro giorno, spulciando il web, mi sono imbattuta in una maglia di Cucinelli con un traforato super bulky (90% alpaca e 10% poliammide) e subito ho pensato che, perché no, avrei potuto farne una per me con la mia macchinona.

Cercando meglio, ho trovato un grafico in russo e poi addirittura il video tutorial per rifare la maglia completa. Da qui è stato abbastanza semplice convertire lo schema per ferri circolari a schema per macchine da maglieria.

Il pattern l’ho concepito per lo spostamento manuale delle maglie, usando i punzoni da 1, 2, 3, 4 e 5 crune. Ma funziona anche sulle Brother elettroniche standard, munite di carrello Lace per lo spostamento automatico degli aghi e del Dak-9, per il trasferimento del pattern in simboli alla macchina.

i pixel scuri sono maglie a rovescio da lavorare con il punzone a paletta, dopo i due giri di carrello Knit

Il campioncino — pur avendo lavorato con la tensione al massimo della lentezza (10) — si presenta molto denso. Per avere la stessa proporzione della maglia originale è meglio dunque lavorare il punto con i ferri del calibro 10 mm (almeno) ed un filato jumbo.

In ogni caso, il traforato bulky ottenuto a macchina lo trovo ugualmente molto plastico e originale.

scarica il file .stp dello schema a simboli per il Dak9: