non buttare, aggiusta! …

… è il motto dell’Instagram Riusiamo del mio amico Maox Occoffer, che del riciclo creativo ne ha fatto un vero e proprio stile di vita. Siccome è anche un bravo disegnatore 3D, appena ha acquistato la sua fidata stampante Prusa, gli ho chiesto di ricostruirmi il tasto di plastica delle coste perlate di un carrello Brother (arrivato a me già rotto).

Questo è il risultato… perfetto direi, sia per la forma che per il funzionamento:

Per aggiustarlo ho dovuto per prima cosa aprire il carrello: lo si fa svitando le quattro viti d’ottone che si trovano ai lati della parte inferiore (vedi la foto con le frecce)

Dopodiché ho sfilato delicatamente la rondella di metallo autobloccante del pulsante, facendo molta attenzione a non spanare il perno di plastica in cui è incastrata (vedi foto sottostante con la freccia)

Infine ho sostituito il tasto con quello nuovo fresco di stampa, bloccandolo dinuovo con la sua rondella autobloccante. Ho richiuso bene il tutto, non prima di aver verificato che la leva del tasto fosse incastrata correttamente nel meccanismo del carrello che fa muovere la camma. Et voilà!

Clicca su questo link per scaricare gratuitamente il file in formato .stl dalla piattaforma Thingiverse, dove Maox lo ha caricato per condividerlo con chi ne ha bisogno!

disegno del tasto con le misure

nuova creatura

The Pusher, nata da un filo di Denim Jeans made in Valsesia (Terra Santa), tinto indaco, un po’ smacchinato, un po’ sferruzzato e cucito rigorosamente a mano (foto infime da cellulare ma pazienza). È anche il primo vero progetto uscito dalla mia nuova Brother KH270 per filati bulky/chunky. (Cin cin!)

rigenerare la barra premiaghi

Durante le lavorazioni jacquard e lace (traforato) gli aghi della prima frontura, oltre a muoversi in avanti e indietro al passaggio del carrello, oscillano anche in alto e basso, in senso verticale: questo movimento alto-basso è dovuto alla presenza della gommapiuma sulla barra premiaghi, senza la quale risulterebbe quasi impossibile far scorrere i carrelli attraverso gli aghi in lavorazione.

Quando la macchina viene chiusa e tenuta ferma sarebbe bene estrarre la barra dalla sua sede per conservarla a parte, in modo da mantenere la gommapiuma soffice e intatta a lungo nel tempo.

Ma se siete al punto di dover rimettere in funzione una macchina non revisionata di recente, con la barra ancora inserita all’interno del letto degli aghi, allora dovrete sicuramente:
soluzione 1 · acquistare una barra nuova cercando in rete ‘Sponge bar replacement for Brother — il nome/modello della vostra macchina — knitting machine‘, aspettare una o più settimane e infine sostituirla; soluzione 2 · procurarvi un paio di materiali dal ferramenta e in merceria per rigenerarla con le vostre mani, spendendo pochi euro e impiegando poco tempo. Con un po’ di metodo si riesce ad ottenere ottime barre premiaghi, pari a quelle nuove. In rete trovate anche dei kit con la gommapiuma già telata e/o le due clip di plastica terminali, ma sapete che vi dico? Io faccio molto prima a rigenerarle completamente, avendo in casa già tutto l’occorrente per altre barre finché campo. Ecco come faccio:

occorrente

  • paraspifferi in gommapiuma alto 10 mm e spesso 5 mm: la spugna non deve essere del tipo denso in neoprene, altrimenti la barra non scorre attraverso il letto degli aghi (in ogni caso lo trovi dal ferramenta in rotoli)
  • un pezzo di teletta di cotone medio-fine termoadesiva (il rinforzo che si compra in merceria), alta almeno circa 110 cm
  • taglierino circolare per tessuto (da usare col tappetino da taglio); in mancanza del taglierino circolare puoi usare un paio di forbici per tessuto
  • un ferro da stiro
  • alcool denaturato
  • cacciavite piatto (e/o un raschietto di plastica)
  • un taglierino
  • una riga (meglio se di metallo)
  • due pezzettini di scotch
  • una pinza

procedimento

1 · spingi in fuori la barra dalla sua sede, aiutandoti con un cacciavite piatto e una pinza; taglia alle due estremità la tela che riveste la gommapiuma esausta

2 · raschia ogni residuo della vecchia gommapiuma dalla barra di metallo aiutandoti con un cacciavite piatto (meglio, se lo hai, un raschietto in plastica per non rovinare il metallo) e un solvente tipo alcool denaturato: pulisci bene e asciuga la barra

3 · applica tre o quattro strati di paraspifferi lungo l’incavo della barra, uno sopra l’altro

4 · taglia una striscia di teletta termoadesiva, alta 10 mm e più lunga della barra di qualche centimetro: per ottenere una striscia molto precisa usa un taglierino circolare e una riga; se non hai il taglierino circolare (e il tappetino da taglio), puoi tracciare un segno sulla tela e tagliarla con una forbice affilata per tessuto

5 · appoggia la tela sulla gommapiuma e incollala con un ferro da stiro a temperatura medio-alta, senza schiacciare, per non deformare la gommapiuma

6 · fissa ben stretto il lembo della tela alla barra con dello scotch (io qui l’ho ripiegata sotto ma puoi anche rifilarla subito dopo il nastro adesivo)

7 · inserisci la barra rigenerata nella sua sede, pressando gli aghi col pettine seleziona-aghi in modo da far scorrere la barra sopra agli aghi stessi, fino in fondo. Et voilà, buon smacchinamento!

i nomi italiani delle Brother

La giapponese Brother, prima di chiudere i battenti della maglieria nel 1999, ha prodotto e distribuito in tutto il mondo le sue macchine domestiche, con picchi eccezionali di vendite soprattutto nella decade 1970-’80. In Italia, per una qualche ‘fantasiosa’ strategia marketing del distributore Defendi, alcuni di questi modelli sono stati venduti con nomi diversi dall’originale, il quale consisteva in un codice alfa numerico che ancora adesso ci aiuta a distinguerle nella giungla del fiorente mercato del seconda mano.
Grazie ad alcune preziose risorse in rete, come la tabella di Daisyknits , la nuova pagina wiki Machineknitting.fandom o la lista di XenaKnits, e grazie ad alcuni confronti effettuati fra gli/le utenti di alcuni gruppi Facebook dedicati, mi è stato possibile finalmente risalire a questi codici originali:

Legenda
la sigla KH si riferisce alle prime fronture, le macchine vere e proprie, dotate di custodia, accessori base come un tendifilo, un carrello del traforato (eccetto in alcuni modelli venduti a prezzi più contenuti), un cast-on comb ed altri strumenti come questi della mia KH910;
con KR si intendono le seconde fronture (in inglese ribbers) concepite come accessori vendibili a parte;
con KG, i garter carriage, in Italia rinominati Modamatic, appunto. Io ho un Modamatic-3000 e credo corrisponda al KG89: mi è arrivato con i magneti già inseriti e posso usarlo con le KH930/940 (FirstLady). Poi ho anche un Modamatic-2000 e credo sia un KG88, perché è corredato da cremagliere (i binari magnetici da appoggiare sul letto degli aghi delle macchine prive delle scanalature adeguate) e posso usarlo con la KH840 e la KH910.

Ogni ulteriore testimonianza personale a riguardo è bene accetta: lascia un commento qui oppure scrivimi a info@ratatatata.it, allegando qualche foto del carrello, dei manuali e/o altra documentazione utile. Grazie.

Primamore · KH836
carrello Lace assente · schede perforate · opzione single motif assente · compatibilità con KG88 · anno 1986

Gioia
· KH868
schede perforate · KG con guide magnetiche · con tasto MC (fairisle) singolo · 1990

Gioia XL · KH890
schede perforate · guide di fabbrica predisposte per KG · ancora no tasto punch lace, no intarsio, no knit reader

Arianna · KH260
bulky/chunky gauge (9 mm) · scocca arancione · schede perforate standard da 24 punti · 114 aghi, compatibile con KR260 a 110 aghi

KM2000 · KH860
colore arancione · schede perforate · 1986

KM3000 · KH891
colore arancione · schede perforate · knit reader mylar · 1987 · in Italia era venduta assieme al Modamatic 3000 (KG88-89) · guide di fabbrica predisposte per KG

Defendi 9000 · KH900 · Electroknit
schemi ripetuti da 24 punti · porta lettore PPD · 50 schemi in memoria

Lady D · KH910 · Electroknit ·
schede mylar da 60 punti · assenza di: porte seriali, schemi memorizzati e spazio di memoria libero · versione ‘battery’ con 2 pile stilo per alimentare la scheda madre e versione ‘modified’ senza pile · 1980-87

First Lady · KH930 · Electroknit · Topical 3
porta seriale a 8 pin per connettere originariamente il lettore disegni PPD, adesso il computer con i sistemi img2track e Dak · 550 disegni in memoria · 1986-89

First Lady-S · KH940 · Electroknit · Topical 3
uguale alla KH930 ma con più memoria libera riscrivibile · 1989-92

KR Lem e KR 1000 · KR850
seconde fronture corrispondenti ai KR850, con le manopole lili nel carrello, per fare l’effetto bird’s eye nel retro della lavorazione a doppio jacquard

Paliè · KH871 · KH881 · KH891 · KH894
Paliè A II · KH893

Elyt · KH893

Eleganza · E
varianti in colore celeste di macchine e accessori, al cui codice è stata aggiunta la lettera E (per Eleganza), in occasione di un anniversario di produzione. A parte il colore, la tecnologia è identica ai modelli a cui si riferisce.

aggiornamento (2023): confronta i modelli di macchine ‘domestiche’ nella nuova sezione del sito