Il 9 maggio siete invitate/i al Fablab Venezia dove presenterò Digital fashion, il lavoro sulla formazione in ambito ‘moda e fabbricazione digitale’, ideato e realizzato in collaborazione con Sara Savian; più il progetto personale sulla maglieria: potrete ammirare e provare la mia nuova KH910, che per l’occasione sarà modificata a dovere
programma open day inaugurale (09.05.2019) Il laboratorio apre le porte dalle 10 alle 18, per presentare le sperimentazioni in atto e le esperienze della rete sul tema. Ospiti: Eugenia Morpurgo (AnOtherShoe, Crafting Fashion with Robots); Claudia Scarpa e Sara Savian (digitalfashion, ratatatata)
quando acquisti una macchina elettronica ad un prezzo stracciato significa per lo più che la macchina non è revisionata di recente (o addirittura non lo è mai stata) e dunque che avrai bisogno di spenderci ulteriori risorse per rimetterla in funzione: del denaro, se hai la possibilità di lasciarla nelle mani di un bravo macchinista/riparatore/elettrotecnico, oppure dell’olio di gomito e un po’ di dedizione, se preferisci la strada del DIY. Io ho sempre preferito la seconda soluzione, per tre motivi: intanto perché più adeguata alle mie tasche. In secondo luogo perché occuparsi personalmente della manutenzione aiuta a prendere confidenza con lo strumento e, infine, perché ho la fortuna di avere al mio fianco un Tesorone, col pallino dell’elettronica.
Arrivando al dunque, quando ricevi la macchina ‘nuova’, dopo averla sommariamente ripulita per le prove di accensione, preparati alla prima inconvenienza che puntualmente ti si presenterà: lo scoppio del condensatore dell’alimentazione, situato in corrispondenza del pulsante on/off. Oltre al suono improvviso (PPOFFFFH!) e allo spegnimento della macchina, si vede uscire un lieve fumo dalla scocca destra della macchina e si sente il tipico odore di carta bruciata (internamente i condensatori erano fatti di cartone). Abbastanza sgradevole, direi.
Sostituirlo non è difficilissimo, ma chiaramente occorre avere gli strumenti/materiali giusti, come: un cacciavite a stella (con la punta un po’ grossa per non spanare le viti), un taglierino, un saldatore, dello stagno, un tronchesino (per accorciare i ‘piedini’ dei condensatori nuovi, una volta saldati). E naturalmente i componenti nuovi, facilmente reperibili nei negozi di elettronica oppure in rete: io li ho comprati a Milano da Franchi in via Padova, spendendo solo 1,40 euro per quattro condensatori e due fusibili (ho preso tutto doppio per eventuali riparazioni future).
i fusibili sono di tipo ritardato: sovente quando salta uno dei condensatori succede che si bruci anche il fusibile, come infatti è accaduto a me
Qui nella gallery trovi i passaggi principali della riparazione, ma per completezza ti consiglio di guardare anche questo esaustivo tutorial in inglese, basato su una KH930. Buon lavoro.
Aggiornamento: guarda il video completo di Victoria Pawlik (Redpinkgreen), che vende i kit delle shield Ayab da saldare e i kit condensatori + fusibili su Etsy.
1. togli le tre viti2. togli la borchia laterale3. togli le altre due sottostanti4. le borchie5. sfila la scocca di plastica dal letto degli aghi6. svita la presa e sfila la base col circuito7. prendi il saldatore8. dissalda e togli i due condensatori ed estrai il fusibile9. salda i nuovi condensatori ed inserisci il fusibile10. rimonta il circuito e la presa nella scocca11. chiudi la scocca12. fissa la scoccatadaaaaaah!
il compensato di faggio è un materiale meraviglioso, molto compatto e resistente, perfetto per i piccoli oggetti personalizzati al laser. Joe Gauge è un calibro di precisione per ferri da maglia, levigato finemente e protetto da una cera neutra per legno, che ne esalta le proprietà naturali: un colore che non ti stancherai mai di guardare, la superficie setosa e calda al tatto, il profumo del legno. Uno strumento di culto per ogni knitter incallit* che si rispetti (non a caso è anche il preferito di Alice Twain, del blog Maglia e uncinetto), da indossare eventualmente anche come ciondolo sotto alla scollatura. disponibile nel mio etsy store e da Lanadimiele.
il suo bel packaging in carta riciclata è una busta origami fatta a mano
versione in pmma rosso fluo
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