In risposta all’articolo di Alessandrina Costa sulla lavorazione a due colori con l’impostazione Tuck: un video dove mostro come rendere la separazione manuale dei colori automatica (e anche piuttosto divertente), usando Gimp e la modalità “differenza” nei livelli.
La prova smacchinata: una volta salvata l’immagine png o jpeg, ho caricato il disegno col Dak alla macchina (Brother KH930), lavorazione fair-isle. Ho avviato 48 punti a maglia unita, poi con carrello a destra (COR) ho fatto il primo giro di pre-selezione degli aghi verso sinistra, con manopola in KCII. Il carrello della seconda frontura rimane impostato su “maglia unita” (normale) per tutta la lavorazione. Nei giri successivi, partendo con il carrello a sinistra (COL), filato di contrasto (ocra), tasti tuck premuti in entrambe le direzioni nel carrello principale, ho continuato la lavorazione cambiando colore ogni due giri, come per il doppio jacquard. Ho usato forse un filato troppo sottile, il 2/28 a due capi per entrambi i colori, con tensione a 0.I: il risultato è una maglia super elastica, tipo punto brioche a due colori. Effetto del tuck.
stampa il foglio A4 al 100% del formato, senza riduzioni o ingrandimenti e rifila con un taglierino le quattro porzioni, come indicato dai crocini;
unisci sul retro le quattro parti con un pezzo di scotch trasparente;
plastifica tutta la striscia ottenuta con del nastro adesivo trasparente alto 5 cm, prima un lato e poi l’altro, a mo’ di panino (ti sarà utile fissare la fascetta di carta al piano del tavolo con piccolissimi pezzi di scotch, che potrai rimuovere);
rifila nuovamente il tutto (io uso semplicemente delle forbici), lasciando circa 2 mm di cornice trasparente: in questo modo la carta viene inglobata completamente fra i due strati di nastro adesivo, rendendo la superficie lavabile e resistente.
Una volta trovato lo schema per la lavorazione ai ferri, dopo tre giorni di arrovellamenti sono riuscita ad elaborare la mia versione per macchine da maglieria: Brother elettroniche con Dak-9/img2track/ayab-knitting/mylar, oppure Brother meccaniche con schede perforate.
Il punto prevede l’utilizzo del carrello Lace per lo spostamento automatico delle maglie (eventualmente col magnete per l’interactive knitting del Dak-9) e dell’ago a paletta per lavorare manualmente le maglie a rovescio, ogni due/quattro passate di carrello Knit.
Prepara (almeno) 4 giri a rasata e lavora manualmente le prime due maglie a dritto (che nel dritto del lavoro risulteranno a rovescio): comincia dagli aghi 9-8 sinistra e 4-5 destra. Nel modulo si ripetono orizzontalmente dopo ogni 10 aghi. Man mano che il lavoro cresce le due maglie a dritto/rovescio slittano di ago in ago, prima verso destra, poi verso sinistra, ma basterà manipolarle nel punto esatto in cui si trovano, per continuare il pattern correttamente.
pattern digitale da 12 punti: le celle colorate evidenziano gli aghi su cui bisogna lavorare le prime maglie a rovescio.
Attenzione: se utilizzi la scheda perforata da 24 punti, il modulo verrà centrato in modo differente. Perciò in questo caso le prime maglie da lavorare a dritto/rovescio cadranno negli aghi 3-2 sinistra e 10-11 destra.
simulazione del pattern riprodotto su scheda perforata da 24 punti: le celle colorate evidenziano gli aghi su cui bisogna lavorare le prime maglie a rovescio.
modulo digitale: 12 punti per 144 giri (di carrello Lace) carrello Lace: a destra, con magnete per l’interactive knitting (Dak-9) carrello Knit: a sinistra, KC normale per maglia rasata, senza magnete (Dak-9) opzioni Dak-9: lavorazione Fair-isle, colour changer Off
nota bene: lo schema caricato alla macchina con l’impostazione Fair-isle verrà automaticamente ribaltato in orizzontale, ecco perché si dovranno usare il carrello Lace a destra e il carrello Knit a sinistra.
Nello schema ho segnato in verde l’ultimo giro di carrello Lace (spostamenti), dopo il quale verranno eseguiti i due giri classici di carrello Knit (maglia rasata). I giri con i quadratini blu segnano il punto dopo il quale bisogna fare invece quattro giri di carrello Knit (maglia rasata). In ogni caso il colore, oltre a segnare la fine del gruppo di giri di spostamenti, evidenzia anche la posizione delle due maglie a dritto/rovescio da manipolare con l’ago a paletta. Non ti puoi sbagliare.
(scarica qui di seguito il file .stp per il Dak-9)
Questo punto l’ho studiato per rispondere ad una richiesta d’aiuto nel gruppo facebook dedicato al software Dak-9.
Lo schema originale — disegnato per lavorazione ai ferri — prevede due eyelets (aghi vuoti, che corrispondono ai fori del pizzo) consecutivi nella stessa riga. E questo accade nelle righe 1, 5, 7, 9, 13, 15 (attenzione al modulo quando si ripete in larghezza).
modulo = 12 punti per 16 righe (questo pattern può essere riprodotto in una scheda perforata da 24 punti: vedi l’ultimo schema in fondo)
𝖮 = ago vuoto/eyelet (foro) ⋌ = accavallata (diminuzione) a destra ⋋= accavallata (diminuzione) a sinistra.
L’ unico modo per dire al software di accavallare due maglie consecutive nella stessa riga è quello di dividere la riga in due passaggi (prima accavalla a sinistra, poi a destra), allungando lo schema finale a 28 righe:
Siccome il Dak non prevede due righe consecutive di simboli, bisogna intervallarle con una riga vuota. Questa riga vuota, il software – nella parte di interactive knitting – la interpreta come cambio di carrello da Lace (per spostare le maglie da un ago all’altro secondo lo schema di simboli) a Knit (per lavorare i punti). Dunque, quando si passerà alla lavorazione, bisognerà ignorare gli avvisi di cambio carrello “extra” e per aiutarmi a ricordare quali sono, ho usato un codice colore: dopo ogni gruppo di colore so che dovrò passare il carrello Knit.
esecuzione, interactive knitting Nelle Opzioni settare: right side facing texture, colour changer off, lace carriage on the left side. Nella macchina porre un magnete su entrambi i carrelli, manopola dei disegni su KCII (single motif)
infine, lo schema per mylar/ayab/img2track/schede perforate, da eseguire con 4 passate di carrello Lace (posizionato a sinistra) e 2 passate di carrello Knit (da destra):
L’altro giorno, spulciando il web, mi sono imbattuta in una maglia di Cucinelli con un traforato super bulky (90% alpaca e 10% poliammide) e subito ho pensato che, perché no, avrei potuto farne una per me con la mia macchinona.
la maglia di Brunello Cucinelli
Cercando meglio, ho trovato un grafico in russo e poi addirittura il video tutorial per rifare la maglia completa. Da qui è stato abbastanza semplice convertire lo schema per ferri circolari a schema per macchine da maglieria.
Il pattern l’ho concepito per lo spostamento manuale delle maglie, usando i punzoni da 1, 2, 3, 4 e 5 crune. Ma funziona anche sulle Brother elettroniche standard, munite di carrello Lace per lo spostamento automatico degli aghi e del Dak-9, per il trasferimento del pattern in simboli alla macchina.
i pixel scuri sono maglie a rovescio da lavorare con il punzone a paletta, dopo i due giri di carrello Knit
Il campioncino — pur avendo lavorato con la tensione al massimo della lentezza (10) — si presenta molto denso. Per avere la stessa proporzione della maglia originale è meglio dunque lavorare il punto con i ferri del calibro 10 mm (almeno) ed un filato jumbo.
In ogni caso, il traforato bulky ottenuto a macchina lo trovo ugualmente molto plastico e originale.
scarica il file .stp dello schema a simboli per il Dak9:
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