i nomi italiani delle Brother

La giapponese Brother, prima di chiudere i battenti della maglieria nel 1999, ha prodotto e distribuito in tutto il mondo le sue macchine domestiche, con picchi eccezionali di vendite soprattutto nella decade 1970-’80. In Italia, per una qualche ‘fantasiosa’ strategia marketing del distributore Defendi, alcuni di questi modelli sono stati venduti con nomi diversi dall’originale, il quale consisteva in un codice alfa numerico che ancora adesso ci aiuta a distinguerle nella giungla del fiorente mercato del seconda mano.
Grazie ad alcune preziose risorse in rete, come la tabella di Daisyknits , la nuova pagina wiki Machineknitting.fandom o la lista di XenaKnits, e grazie ad alcuni confronti effettuati fra gli/le utenti di alcuni gruppi Facebook dedicati, mi è stato possibile finalmente risalire a questi codici originali:

Legenda
la sigla KH si riferisce alla prima frontura, la macchina vera e propria, dotata di custodia, accessori base come un tendifilo, un carrello del traforato, un pettine d’avviamento (cast-on comb) ed altri strumenti come punzoni, uncini&uncinetti, scarta-aghi, pesetti, corda di nylon, ecc… ;
con KR si intende la seconda frontura (in inglese ribber), concepita come accessorio vendibile a parte;
con KG, i garter carriage, in Italia rinominati Modamatic, appunto. Io ho un Modamatic-3000 e credo corrisponda al KG88II: mi è arrivato con i magneti già inseriti e posso usarlo con le KM3000 o le FirstLady (KH930/940) e con tutte le macchine che presentano le scanalature lungo il binario su cui poggia il carrello. Poi ho anche un Modamatic-2000 e credo sia un KG88, perché è corredato da cremagliere (i tre binari magnetici scalettati da appoggiare sul letto degli aghi). Posso usarlo con le macchine prive delle scanalature adeguate, come la KM2000 (KH860) e la Lady-D (KH910).

Ogni ulteriore testimonianza personale a riguardo è bene accetta: lascia un commento qui oppure scrivimi a info@ratatatata.it, allegando qualche foto del carrello, dei manuali e/o altra documentazione utile. Grazie.

Primamore · KH836
carrello Lace assente · schede perforate · no single motif, no vanisé, no intarsio, no punto pizzo · anno 1986

Gioia
· KH868
schede perforate · KG con cremagliere · tasto MC singolo (no punto pizzo) · 1990

Gioia XL · KH890
schede perforate · guida scanalata per KG · no punto pizzo, no intarsio, no knit leader (lettore cartamodelli)

Arianna · KH260
bulky/chunky gauge (9 mm) · scocca arancione · schede perforate standard da 24 punti · 114 aghi, compatibile con KR260 a 110 aghi

KM2000 · KH860
colore arancione · schede perforate · no punto pizzo, no intarsio, no knit leader (lettore cartamodelli) · KG con cremagliere · 1986

KM3000 · KH891
colore arancione · schede perforate · knit leader mylar · in Italia era venduta assieme al Modamatic 3000 (KG88-II) · guida scanalata per KG · no punto pizzo, no intarsio · 1987

Defendi 9000 · KH900 · Electroknit
schemi ripetuti da 24 punti · porta lettore PPD · 50 schemi in memoria · porta per cartuccia PPD o cavo DAK-9

Lady D · KH910 · Electroknit ·
schede mylar da 60×150 punti · assenza di: porte seriali, schemi memorizzati e spazio di memoria libero · versione ‘battery’ con 2 pile stilo per alimentare la scheda madre e versione ‘modified’ senza pile stilo · KG con cremagliere · 1980-87

First Lady · KH930 · Electroknit · Topical 3
porta seriale a 8 pin per connettere il lettore disegni PPD e/o il computer con i sistemi img2track e Design-A-Knit · 550 disegni in memoria · 1986-89

First Lady-S · KH940 · Electroknit · Topical 3
uguale alla KH930 ma con più memoria libera riscrivibile · 1989-92

KR Lem e KR 1000 · KR850
seconde fronture corrispondenti ai KR850, con le manopole lili nel carrello, per fare l’effetto bird’s eye nel retro della lavorazione a doppio jacquard

Paliè · KH871 · KH881 · KH891 · KH894
Paliè A II · KH893

Elyt · KH893

Eleganza · E
varianti in colore celeste di macchine e accessori, al cui codice è stata aggiunta la lettera E (per Eleganza), in occasione di un anniversario di produzione. A parte il colore, la tecnologia è identica ai modelli a cui si riferisce.

aggiornamento (2023): confronta i modelli di macchine ‘domestiche’ nella nuova sezione del sito

facili ma importanti interventi di manutenzione sul carrello principale · brother KH910

Per sbloccare i meccanismi induriti del carrello spesso è sufficiente passare un po’ di aria calda di phon nei punti difettosi, in modo da sciogliere il vecchio grasso impastato; altre volte invece è necessario aprire il carrello per pulire più in profondità. Procedi allora in questo modo:


1. togli le due viti che fissano la copertura in plastica alla base metallica: sono le due uniche ottonate (vedi freccia).

le due viti sono uguali e speculari, una a destra e l’altra a sinistra del carrello

2. Togli la maniglia svitando i due perni neri che la fissano al carrello.

3. Posiziona la rotella con la tacca sopra allo zero: con questo accorgimento sarà più semplice ricordare come rimontarla (l’incavo nella rondella nera corrisponde alla tacca arancione sul tappo); quindi solleva il tappo con un cacciavite piatto, togli la vite e la rondella nera di fissaggio; estrai tutta la rotella di plastica.

4. Solleva la copertura del carrello, facendo attenzione ai tre pezzi di plastica, che a questo punto sono solo appoggiati: osservali bene per poterli rimettere poi al loro posto nel modo corretto, dopodiché toglili.

5. A questo punto è possibile fare una pulizia più che soddisfacente, senza dover smontare ulteriori pezzi, il cui ripristino richiederebbe molta accuratezza e confidenza con i meccanismi. Intanto puoi eliminare lo sporco di grasso misto a lanuggine e polvere — il tuo nemico più caro — che sicuramente si annida lì sotto.

6. Quindi, dopo aver pulito e oliato tutto per bene, per riassemblare gli elementi smontati non rimane che procedere a ritroso. In ultimo, inserisci la rotella di tensione fin dove si blocca (ricordati la posizione dello zero); fai combaciare l’incavo della rondella nera di fisaggio con lo zero e avvitala; inserisci il tappo e verifica che la tacca arancione combaci perfettamente con lo zero nella rotella, altrimenti risistema la rondella nera. Controlla che tutto sia in ordine (soprattutto di non aver avanzato viti) e rimonta il carrello sul letto degli aghi.

Arrivando alle magagne specifiche del mio carrello, ho dovuto sbloccare il perno della levetta che permette il ritorno degli aghi dalla posizione E, alla posizione di lavoro B: semplicemente insinuando in tutti i modi dell’olio (quello delle macchine per cucire, uso sempre quello) nel punto indicato dalla freccia e smanettando la levetta nera su e giù, finché si è liberata.

Inoltre, ruotando la manopola KC-KCII ho potuto rilevare un secondo intoppo, responsabile, come ho verificato in seguito, del blocco improvviso degli aghi in posizione D (seccatura ben più importante rispetto alla precedente): avantaggiata dall’avere il carrello aperto, sono riuscita a spazzolare e oliare la parte indurita, da entrambi i lati.

la levetta vista dai due lati del carrello

Siccome era molto bloccato, ho dovuto estrarre il pezzo che copre la levetta, svitando la vite affianco (indicata dalla freccia). Dopo aver oliato e rimontato tutto al suo posto, adesso il carrello è come nuovo, pronto per essere adoperato sfruttando appieno tutte le sue funzioni.

esorcismi

Se Dio è nei particolari, Belzebù si annida sicuramente all’interno di una macchina da maglieria usata, sottoforma di mucchietti di lanuggine e polvere, misti a grasso di macchina. Eliminare questa roba diventa dunque un’operazione necessaria al buon funzionamento della macchina, soprattutto quando la macchina è stata ferma per anni (talvolta anche per 20 o 30) e tocca a Te rimetterla in funzione.

Qui di seguito ho raccolto qualche foto di tre delle macchine che mi è capitato di sistemare in questi ultimi 7 anni (vedi lista in fondo), cominciando dall’ultima, una Brother Electroknit KH910: a parte la gommapiuma (di una barra interna che attutiva il rumore) allegramente sbriciolata dappertutto, la barra premiaghi e parte degli aghi arrugginiti, i condensatori bruciati e qualche residuo di lana sparso qua e là, la macchina era in buone condizioni, quasi mai usata.

Una volta estratto quel che rimaneva della barra premiaghi, per pulire il tutto ho usato:
• un’aspirapolvere, estirpando il grosso;
• delle pinzette, per agire nel particolare;
• uno spazzolino e un panno, per pulire le parti metalliche;
• un panno diverso per la scocca in plastica;
• della carta abrasiva media e fine, per togliere la ruggine dalla barra premiaghi e dagli aghi stessi.
In quanto a prodotti mi sono affidata
• all’olio specifico delle macchine per cucire (solo sulle parti metalliche);
• ad un detergente di tipo ‘marsiglia liquido’ (sulla plastica);
• alcool (solo sulla barra premiaghi, per togliere lo schifo appiccicoso della gommapiuma sbriciolata).
Qualcuno consiglia un bagno di petrolio bianco o acquaragia per sgrassare gli aghi, ma il mio problema era la ruggine — poca per fortuna — perciò ho preferito l’azione meccanica della carta abrasiva fine (in ginocchio sui ceci) e una passata di olio, sempre lo stesso già citato.

Per rigenerare la barra premiaghi ho seguito questo metodo, avendo già tutto il materiale necessario in casa.

Pulire l’abbassatore del carrello è cosa semplice, se ci si preoccupa di smontare una spazzola alla volta, in modo da avere sempre l’altra avvitata al suo posto, come esempio da seguire per rimontare tutto correttamente. Un altro trucco è scattare delle foto per ricordarsi la posizione delle parti che si stanno svitando. Meglio di qualsiasi manuale!

Per sapere come pulisco il carrello principale leggi questo articolo.

Il passaggio successivo riguarda l’apertura e pulitura della sede dei circuiti: anche questa è un’operazione abbastanza semplice, facilitata dall’intuitivo e pratico design giapponese di queste macchine. Si deve dunque svitare le quattro viti sopra alla macchina (vedi frecce), togliere le tre coperture di plastica cominciando da quella destra, poi quella centrale e infine la terza a sinistra (dove risiede la scheda madre), disincastrando i cavi e scollegando i pin: non ci si può sbagliare nel ricollegarli perché sono tutti diversi l’uno dall’altro e comunque etichettati.

Durante questa fase della pulizia, già che sei lì (con le mani in pasta nei meandri più remoti della macchina), puoi pensare di effettuare la sostituzione dei due vecchi condensatori dell’alimentazione, anche se integri: l’eventualità della bruciatura ho imparato ad affrontarla come una delle rare certezze della vita, perciò tanto vale prepararsi e farlo subito.

La macchina adesso è come nuova, pronta per le modifiche con la F maiuscola, ovvero l’Ayab (ne scriverò).

Segue la testimonianza fotografica di altre macchine che ho smontato più o meno a fondo: una menzione speciale va alla Necchi-360 qui sotto, i cui gommini originali di fine corsa della prima frontura (i componenti grigi immortalati nell’ultima foto) ci arrivano dagli anni ’80 belli sbriciolati; niente paura, sono facilmente reperibili online, cercando Spare part side rack for Silver Reed knitting machine: ‘Necchi’ (talvolta ‘Femac’ o ‘Dimac’), era il marchio del distributore italiano delle giapponesi SilverReed. Di questa famiglia di macchine conoscevo già, per averle smontate e rimontate, la Empisal Knitmaster 321 di mia mamma e una Necchi 260.

Signore e signori, in ultimo (per farla breve), la Brother KH840 a schede perforate: lei è arrivata da un mercatino delle pulci di Padova, bisognosa di una pulizia profonda, soprattutto per togliere l’odore di ‘scantinato buio e umido’ che saliva dalle parti metalliche arrugginite della scatola. Ora è un bijoux.


· Empisal knitmaster 321 (frontura singola)
· Brother 860 doppia frontura
· bobinatore elettrico Erika
· bobinatore elettrico Brother
· Necchi 260 doppia frontura
· Brother KH930 ‘First Lady’ doppia frontura
· Brother 830 doppia frontura
· Singer Memomatic
· Santagostino finezza 8 (rettilinea)
· Brother 840 frontura singola
· Brother KM2000 doppia frontura
· Juky Hi memory-Ke1200
· Brother KH930 ‘Topical 3’ doppia frontura
· Necchi 360/20 doppia frontura
· Brother KH910 versione ‘modified’
· Brother KH910 versione ‘battery’
· Brother KH940 ‘FirstLady-S’ doppia frontura
· Brother KH270 electroknit chunky/bulky con KR260
· Brother Elyth
· Silver SK328
· Brother KH820 + KR810
· Brother KM3000 + Modamatic (KG-88/89)
· Dimac (SilverReed) mod-700 doppia frontura

Textile talks · Fablab Venezia

Il 9 maggio siete invitate/i al Fablab Venezia dove presenterò Digital fashion, il lavoro sulla formazione in ambito ‘moda e fabbricazione digitale’, ideato e realizzato in collaborazione con Sara Savian; più il progetto personale sulla maglieria: potrete ammirare e provare la mia nuova KH910, che per l’occasione sarà modificata a dovere

programma open day inaugurale (09.05.2019)
Il laboratorio apre le porte dalle 10 alle 18, per presentare le sperimentazioni in atto e le esperienze della rete sul tema.
Ospiti: Eugenia Morpurgo (AnOtherShoe, Crafting Fashion with Robots); Claudia Scarpa e Sara Savian (digitalfashion, ratatatata)

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