disfare e rigenerare un filato

in questo articolo mostrerò come ho recuperato un filato pregiato già lavorato, lavato e bloccato. Grazie a Matt, che mi ha messo a conoscenza del trucchetto del coperchio col foro… molto steampunk ;D

procedimento
occorre una pentola di medio-piccole dimensioni, un coperchio col foro per il vapore e qualche bicchiere d’acqua. Opzionale (ma consigliato): un bobinatore a manovella per avvolgere il filo da riutilizzare in forma di cake, o da lasciare direttamente sul conetto.
Chiaramente, chi preferisce le matasse può utilizzare invece un arcolaio, mentre chi non avesse né l’uno né l’altro, può avvolgere il filo sulle mani e formare il classico gomitolo. In ogni caso è bene lasciare il tutto molto arioso e morbido (il filo quindi deve essere lento, mai teso), in modo da lasciare che le fibre si asciughino riprendendo l’aspetto ‘sofficioso’ (fluffy) definitivo.

Con il mio metodo abituale avrei per prima cosa avvolto il filo in una matassa, poi l’avrei svaporata con il ferro e, dopo l’asciugatura, avrei rimesso la matassa nell’arcolaio per passare il filo al bobinatore a manovella e formare la mia rocchetta. In questo modo invece, con la pentola d’acqua sul fornello, ho potuto fare tutti i passaggi in un colpo solo. Booom!

come aprire il carrello di una Silver (SK-328)

Pubblico questo tutorial in fretta e furia, per aiutare Paola V. che ha bisogno di aprire il suo carrello modello Silver Reed SK700 (le equivalenti di Necchi, Empisal, Knitmaster, Singer, eccetera, come mi piace sempre ricordare).


1. per prima cosa svita i perni ed estrai la maniglia di plastica. Poi svita e togli le due viti del frontalino di plastica superiore (non in tutti i modelli la scocca è divisa in due parti, ma tant’è, se ci sono queste due viti, non esitare: toglile).

2. poi svita ed estrai le due viti dietro.

3. adesso ruota la rotella della tensione sullo zero e sollevala con le mani (è inserita a pressione). Poi posiziona la leva dei punti tutta verso destra, sulla lettera F, fair-isle (in questo mio carrello le scritte sono in giapponese… sempre più avvincente!) ed estrai tutti e due i pezzi, parte tonda di metallo e scocca di plastica.

3. per togliere anche la seconda parte della scocca di plastica, devi girare sottosopra il carrello e premere delicatamente i lati verso l’interno, in corrispondenza di quei due piedini di plastica indicati dalla freccia: se ne sganci uno, viene via tutta la scocca.

Adesso puoi ammirare l’interno del carrello in tutto il suo splendore: troverai sicuramente della simpatica lanuggine, mista a polvere e grasso. Se vedi che è abbastanza pulito, conviene tenere il suo grasso originale, il più possibile. In caso contrario, fai una pulizia aiutandoti con pinzette e straccetti (in carta o in panno da lavare e riutilizzare, cercando di evitare troppi strumentini usa-e-getta). Nei meccanismi di metallo io uso l’olio per le macchine Singer, qualche goccia: mi sono sempre trovata bene e ho notato che pulisce anche il grasso più sporco e indurito, senza creare problemi nel tempo.

Se guardi bene, il mio carrello montava nella parte sinistra un tamburo di un altro modello Silver, esattamente di una 360, come ho potuto verificare in seguito: questo pezzo, messo lì da un precedente riparatore a me sconosciuto (sennò gliene avrei dette volentieri quattro), causava il blocco del carrello, al momento di attivare la camma per il lettore schede (ovvero: levette laterali in ▼). Difatti il blocco avveniva solo sul lato sinistro.

Ancora una volta sono riuscita a risolvere il problema chiedendo aiuto in un gruppo FB inglese molto attivo, trovando una signora che vende pezzi di ricambio: ho potuto così acquistare un carrello di una SK-326 e sostituire tutto il tamburo. Spendendo una cifra contenuta: occhio solo alle spese di spedizione e tasse doganali esagerate (tante grazie Brexit!). Adesso però il carrello scorre liscio come l’olio.

Per richiudere il carrello procedi a ritroso, come sempre: scocca di plastica, viti, eccetera.. ma quando arrivi all’inserimento della rotella di tensione nella sua sede di metallo, presta attenzione nel far combaciare la fessura col perno indicato dalla freccia. Controlla che tutto si incastri e poi fai un po’ di pressione. Riavvita la maniglia ed… eccofatto.

non buttare, aggiusta! …

… è il motto dell’Instagram Riusiamo del mio amico Maox Occoffer, che del riciclo creativo ne ha fatto un vero e proprio stile di vita. Siccome è anche un bravo disegnatore 3D, appena ha acquistato la sua fidata stampante Prusa, gli ho chiesto di ricostruirmi il tasto di plastica delle coste perlate di un carrello Brother (arrivato a me già rotto).

Questo è il risultato… perfetto direi, sia per la forma che per il funzionamento:

Per aggiustarlo ho dovuto per prima cosa aprire il carrello: lo si fa svitando le quattro viti d’ottone che si trovano ai lati della parte inferiore (vedi la foto con le frecce)

Dopodiché ho sfilato delicatamente la rondella di metallo autobloccante del pulsante, facendo molta attenzione a non spanare il perno di plastica in cui è incastrata (vedi foto sottostante con la freccia)

Infine ho sostituito il tasto con quello nuovo fresco di stampa, bloccandolo dinuovo con la sua rondella autobloccante. Ho richiuso bene il tutto, non prima di aver verificato che la leva del tasto fosse incastrata correttamente nel meccanismo del carrello che fa muovere la camma. Et voilà!

Clicca su questo link per scaricare gratuitamente il file in formato .stl dalla piattaforma Thingiverse, dove Maox lo ha caricato per condividerlo con chi ne ha bisogno!

disegno del tasto con le misure